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i quadri 

in questa pagina scoprirete  due dipinti molto famosi e li descriveremo in base all'espressione che ha suscitato il pittore.

 Questo quadro si chiama: la camera di arles.La descrizione dell'ambiente è meticolosa: sulla destra vi è un letto, , sulla parete accanto al quale sono appesi quattro quadri, a sinistra del letto ci sono delle sedie ed un tavolino all'angolo, sopra il quale nel muro si apre, decentrata sulla destra, una finestra il cui panorama si è annebia i vetri: la ripresa si ferma infatti al caldo interno, piccolo ma spazioso ed arioso.I muri hanno un colore blu che partendo da destra digrada verso sinistra, appesi ai muri possiamo vedere 5 quadri,un asciugamano di colore verde e alla sinistra della finestra uno specchio.I toni del verde e del celeste mirano a dare un senso di tranquillità e comoda serenità, rinforzati dalla figurazione pittorica che si sofferma sul grande letto e sui pochi oggetti nella stanza, ordinata e pulita.Ai colori netti e privi di ombre e alle pareti e al pavimento inclinati, quasi sul punto di crollare, dando la sensazione che tutto stia lentamente scivolando verso sinistra.Questo dipinto è di vang gogh.

I quadri 

 Questo quadro si chiama "La camera di Vincent ad Arles". La descrizione dell'ambiente è meticolosa: sulla destra vi è un letto, sulla parete accanto al quale sono appesi quattro quadri, a sinistra del letto ci sono delle sedie ed un tavolino all'angolo, sopra il quale, nel muro, si apre, decentrata sulla destra, una finestra il cui panorama non viene mostrato: la ripresa si ferma infatti al caldo interno, piccolo ma spazioso ed arioso. I muri hanno un colore blu che partendo da destra digrada verso sinistra, appesi ai muri possiamo vedere 5 quadri, un asciugamano di colore verde e, alla sinistra della finestra, uno specchio. I toni del verde e del celeste vorrebbero offrire un senso di tranquillità e serenità, rinforzati dalla figurazione pittorica che si sofferma sul grande letto e sui pochi oggetti nella stanza, ordinata e pulita. In realtà Vang Gogh trasmette un senso d'angoscia dovuto ai colori netti e privi di ombre, e alle pareti e al pavimento inclinati, quasi sul punto di crollare, dando la sensazione che tutto stia lentamente scivolando verso sinistra.

"La Nascita di Venere" è un dipinto a tempera su tela di lino di Sandro Botticelli, databile al 1482-1485 circa. Realizzata per la villa medicea di Castello, l'opera d'arte è attualmente conservata nella Galleria degli Uffizi a Firenze.

Opera iconica del Rinascimento italiano, spesso assunta come simbolo della stessa Firenze e della sua arte, faceva anticamente pendant con l'altrettanto celebre "Primavera", sempre di Botticelli, con cui condivide la provenienza storica, il formato e alcuni riferimenti filosofici. Rappresenta una delle creazioni più elevate dell'estetica del pittore fiorentino, oltre che un ideale universale di bellezza femminile.

La Nascita di Venere è da sempre considerata l'idea perfetta di bellezza femminile nell'arte, così come il David è considerato il canone di bellezza maschile. Poiché entrambe le opere sono conservate a Firenze, i fiorentini si vantano di possedere i canoni della bellezza artistica all'interno delle mura cittadine.

 

In questa pagina scoprirete due dipinti molto famosi: li descriveremo in base all'emozione che ha suscitato il pittore.

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